Quando cambiare il condizionatore

Quando cambiare il condizionatore?

Quando cambiare il condizionatore?

Quando cambiare il condizionatore?

Il condizionatore è uno degli elettrodomestici più utilizzati in casa. Per questo motivo, necessita di una costante manutenzione per verificarne il corretto funzionamento. Però, come capire quando  cambiare il condizionatore?

Quando cambiare il condizionatore? Il condizionatore è uno degli elettrodomestici che ha più bisogno di interventi periodici di manutenzione per verificarne il corretto funzionamento, sia in termini di sicurezza che in termini di efficienza.

I costi energetici di un condizionatore possono essere consistenti, soprattutto se si utilizzano dispositivi molto “datati”. Di solito, i condizionatori richiedono una periodica pulizia o sostituzione dei filtri e se necessario ricarica del gas refrigerante. Questo, anche a causa di piccolissime perdite, potrebbe lentamente diminuire causando un malfunzionamento del dispositivo. Infatti, la manutenzione periodica non solo estende la vita dell’apparecchio, ma  lo mantiene in piena efficienza e con consumi energetici ottimali. Il consiglio è di non ridursi all’ultimo momento, quando potrebbe essere già tardi!

Quando cambiare la macchina?

  1. Se gli interventi di manutenzione del condizionatore iniziano a diventare troppo frequenti e i costi per farlo funzionare correttamente aumentano.
  2. Quando non riesce rinfrescare in maniera completo la casa. In tal caso, è necessario effettuare un cambio con uno in grado di offrire prestazioni migliori.
  3. Nel caso in cui, analizzando i consumi, si notano dei picchi eccessivi in concomitanza con l’utilizzo di un condizionatore con scarsa efficienza.

Se si presenta almeno una di queste ipotesi menzionate, è consigliabile valutare l’acquisto di un nuovo condizionatore.

Tuttavia, effettuare il passaggio ad un modello di nuova generazione e ad alta efficienza, potrebbe rappresentare una scelta vincente dal punto di vista economico. Infatti, i moderni climatizzatori migliorano sensibilmente il livello di comfort e riducono i consumi energetici.

Infine, è bene ricordare che i migliori prodotti sono costruiti con un materiale plastico riciclabile e utilizzano il nuovo gas refrigerante R32 che non danneggia l’ozono.

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4 soluzioni per sfruttare il tuo soppalco

4 soluzioni per sfruttare il tuo soppalco

4 soluzioni per sfruttare il tuo soppalcoIl soppalco è il rimedio ideale per chi cerca di aggiungere metri quadri alla propria casa. 

Ecco 4 soluzioni per sfruttare al massimo il tuo soppalco:

1. Trasparenze


Se lo spazio a disposizione per realizzare il soppalco non è molto grande e luminoso è preferibile scegliere superfici lucide dai colori chiari oppure trasparenti. La ringhiera in vetro con dettagli di metallo infatti può essere una delle soluzioni migliori. Inoltre, per far sembrare l’ambiente ancora più grande, si possono scegliere dei mobili trasparenti. Il bianco, in effetti, “allarga”. Consideriamo l’idea di scegliere un rivestimento o una tinteggiatura bianca per aumentare la percezione della grandezza del volume e dare maggiore respiro e luminosità a tutto l’ambiente.

4 soluzioni per sfruttare il tuo soppalco

2. Un mobile per due ambienti


Sfruttare tutta l’altezza della parete  per realizzare un mobile che può essere utilizzato sia nel piano inferiore che sul soppalco. Per esempio,  in questo caso, le mensole arrivano ad occupare anche la parete del soppalco in modo da sfruttare i ripiani più bassi per esporre i soprammobili della sala, mentre quelli più alti ti saranno utili per riporre oggetti riguardanti il piano superiore.

3. Pavimentazione in vetro


Nelle 4 soluzioni per sfruttare il tuo soppalco, la pavimentazione in vetro è fondamentale. Un pavimento a vetro su alcune parti del soppalco permetterà di sfruttare la luce del piano inferiore sia di giorno che di sera. Non solo di giorno, la luce naturale illuminerà e scalderà il soppalco ma anche nelle ore serali la luce artificiale regalerà dei riflessi interessanti che renderanno più elegante anche questo ambiente.

4. Sfruttare i piccoli spazi


Per sfruttare gli spazzi più piccoli l’ideale è infatti scegliere elementi sottili. Per  esempio, è possibile alternare parapetti in muro o cartongesso con una ringhiera in acciaio oppure con parapetto in vetro. Se abbiamo a disposizione un’altezza di circa tre metri e mezzo, infatti, potremo tranquillamente ricavare un soppalco da raggiungere con una scala: ci staremo sempre seduti, naturalmente, ma questo non ci impedirà di sfruttare lo spazio come luogo per dormire.

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Come arredare il tuo soggiorno con stile

Come arredare il tuo soggiorno con stile

Se anche tu sei stufo dell’arredamento del tuo soggiorno e vuoi finalmente rinnovarlo, sei nel posto giusto.

Ecco, alcuni utili consigli che ti possono aiutare per iniziare ad arredare il tuo soggiorno con stile.

Prima di tutto, per arredare con stile il tuo soggiorno non puoi fare a meno di un tavolo. Per questo, Cattelan Italia risolve tutti i problemi proponendo tavoli dal design unico ed inimitabile. Il nostro consiglio è il Tavolo Marathon,  ideale per eleganza e ricercatezza dei suoi materiali. Opera di Andrea Lucatello, è caratterizzato da linee moderne e dal design raffinato.

Come arredare il tuo soggiorno con stile

Successivamente, pensa alle sedie. La collezione di Sedie Cattelan propone tantissime soluzioni, capaci di soddisfare tutte le tue esigenze. Ti suggeriamo il modello Kay, disegnata da Paolo Cattelan. Questo modello è disponibile in diversi tessuti.

Inoltre, puoi arricchire il tuo soggiorno attraverso una fantastica madia. La Carnaby è un complemento d’arredo realizzato in legno laccato e disponibile in diverse finiture. La sua particolarità si trova nelle ante.

Poi, per dare un tocco di cultura al tuo living, potresti aggiungere una libreria. Non parliamo delle vecchie librerie ingombranti di una volta, ma veri e propri modelli di design. Il modello Swing di Cattelan Italia è un pezzo inimitabile che renderà unico il vostro soggiorno.

In seguito, pensa agli accessori come specchi e lampade.

Le lampade oltre ad illuminare l’ambiente, ormai servono a decorare, mettere in mostra gli arredi e a creare le atmosfere giuste.  La lampada a sospensione Beluga Royal di Fabbian è un oggetto di design molto elegante grazie alle sue finiture all’effetto che produce con la luce.

Infine, nel caso volessi dare definitivamente una marcia in più al soggiorno, potresti ricorrere alle pitture decorative.

Con le pitture decorative è possibile personalizzare ogni ambiente della casa. Infatti, permettono di trasformare le pareti con effetti diversi, dalla terra al marmo fino al metallo.

Arredare con stile vuol dire quindi unire funzionalità e design in un solo ambiente.

Quindi, libera le tue idee e inizia ad arredare.

Le misure da valutare per arredare bene casa

Le misure da valutare per arredare bene casa

Le misure da valutare per arredare bene casa rappresentano un aspetto cruciale da tenere in considerazione in fase di arredamento. Infatti, arredi anche bellissimi in uno spazio ristretto, rischiano spesso di diventare un inutile ingombro durante la vita quotidiana.

Le misure da valutare per arredare bene casa rappresentano un aspetto cruciale in fase di arredamento. Ecco quanto spazio bisogna prevedere tra i mobili.

CUCINA

In una cucina con isola
In primo luogo, per un’isola con punto cottura, lavello e piano di appoggio, profonda 120 cm e lunga 180-220 cm, è necessario lasciare davanti ai lati lunghi dell’isola un passaggio minimo di 100-120 cm. Invece, davanti ai lati corti è concesso lasciare anche uno spazio inferiore, comunque non meno di 80-90 cm.

Davanti alla cucina in linea o ad L
Per quanto riguarda i moduli standard della base e delle colonne , occorre uno spazio di almeno 80 cm per muoversi senza problemi.

Davanti alla cucina lunga e stretta
Al contrario, nel caso di cucina lunga e stretta, invece è bene lasciare davanti al piano di lavoro un paesaggio di almeno 120-140 cm.

SALA DA PRANZO

Per le sedie
Al fine di evitare l’ingombro del tavolo, è bene lasciare almeno 50-60 cm per il posizionamento delle sedie in modo da permettere agli ospiti di sedersi/alzarsi agevolmente.

Intorno al tavolo
Per potersi muovere intorno al tavolo mentre gli ospiti restano seduti, per esempio, è necessario aggiungere all’ingombro delle sedie altri 40 cm per il passaggio di una persona che si sposti di fianco e 60 cm per il più agevole passaggio di una persona che cammini frontalmente.

LIVING

Attorno al divano

E’ indispensabile lasciare, oltre allo spazio di ingombro del divano, un passaggio minimo di 50-60 cm tra il divano e un arredo basso, come un tavolino centrale. Uno spazio maggiore, invece, di almeno 150-200 cm, se il divano è posizionato di fronte a un mobile alto come una libreria o una parete attrezzata.

CAMERA DA LETTO

Intorno al letto
Per esempio, un letto matrimoniale lungo almeno 200-210 cm e largo 160/180/200 cm, richiede come spazio ideale quello che consente un passaggio di almeno 80 cm sui lati, dove troveranno spazio anche i comodini, e ai piedi del letto.

BAGNO

Quanto spazio tra wc e bidet
Ultimo ma non meno importante il bagno. Infatti, tra wc e bidet è bene lasciare lateralmente minimo 15-20 cm, misurati nel punto più largo. Invece davanti è necessario lasciare almeno 60-80 cm per il passaggio. Rispettare le misure, aiuta l’arredamento in stile moderno del bagno.

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5 consigli per scegliere online il termoarredo perfetto

L’inverno è in arrivo e con esso anche i tanto amati termosifoni. Tuttavia, se avete intenzione di sostituirli o state ristrutturando casa potete optare per i termoarredi. Sono dei termosifoni di design che stanno prendendo sempre più piede all’interno delle nostre case. Ecco 5 consigli per scegliere online il termoarredo perfetto.

In questo articolo vi daremo 5  consigli per scegliere online il termoarredo perfetto, così da poter avere in casa il termoarredo che fa al caso vostro.

1. Le misure

Il primo consiglio che vi suggeriamo è di prendere bene le misure della parete sulla quale volete far installare lo scaldasalviette (altro termine utilizzato per indicare il termoarredo).

La misura della parete è fondamentale però bisogna considerare anche il volume totale della stanza in modo tale da comprare il termoarredo giusto, che sarà in grado di riscaldare l’intera stanza. Per misurare il volume totale di una stanza dovete moltiplicare la larghezza con lunghezza ed infine, moltiplicare per l’altezza. Durante la fase di calcolo delle grandezze, è consigliabile considerare anche gli infissi, difatti è meglio non posizionare lo scaldasalviette dietro ad una porta o molto vicino a delle finestre. E’ bene anche vedere l’esposizione della stanza, in base ad essa a dove batte di più il sole scegliete il lato opposto per il vostro termoarredo.

2. La scelta

Una volta aver appuntato le misure necessarie, passate alla scelta del tipo di alimentazione o meglio allaccio. Esistono tre tipi diversi di termoarredo e in base a dove sarà posizionato o al vostro utilizzo dovete scegliere quello più adatto.

Vediamoli nel dettaglio:

  • Termoarredo idraulico: è il classico termoarredo collegato all’impianto di riscaldamento della vostra casa o condominio. In altre parole, funziona esattamente come i termosifoni classici. E’ consigliabile installare un termostato solo per il termoarredo, così potrete scegliere liberamente quando accenderlo e spegnerlo. Avete già visto il Termoarredo Pareo by Irsap?
  • Termoarredo elettrico: a differenza del primo tipo, questo termoarredo non viene alimentato dall’impianto di riscaldamento ma è indipendente perché ha bisogno solo di una presa della corrente al muro. Inoltre, essendo indipendente è dotato di tasto on/off e di valvola o display per regolare la temperatura. Da non farsi scappare in offerta il Termoarredo Ares Elettrico Irsap.
  • Termorredo misto: per questo tipo di termoarredo c’è ben poco da spiegare. Come suggerisce il nome stesso il termoarredo misto funziona sia con la presa elettrica e sia con l’impianto di riscaldamento della casa. Non lasciatevi scappare tutte le offerte disponibili ora sui nostri termoarredi!
3. I materiali

Dimenticate i termosifoni di una volta fratti in ghisa, i termoarredi di adesso sono delle vere opere di design sia nelle forme ma anche nei materiali. Il materiale più utilizzato e preferito è l’acciaio perché è un materiale robusto, si scalda velocemente, molto resistente e soprattutto di grande effetto visivo. Regala un’atmosfera molto moderna e minimal. Inoltre, è molto semplice da tener pulito e con detergenti molto economici. L’acciaio è molto utilizzato per realizzare i termoarredi perché è molto duttile e quindi si riesce a imprimergli la forma che si desidera e realizzare così delle vere e proprie opere d’arte moderna. Un altro materiale utilizzato per realizzare i termoarredi è l’alluminio, ma per le caratteristiche che abbiamo citato poco più sopra, l’acciaio è il preferito dalle aziende che lo producono e dagli acquirenti.

4. La disposizione

Il primo consiglio che vi abbiamo dato è di sceglierne la disposizione in base allo spazio e alla posizione di infissi però vista la loro versatilità e le tante misure diverse che si possono scegliere il termoarredo può essere posizionato anche nei punti che più preferiamo. Prendendo ad esempio una stanza della vostra casa, il bagno, lo scaldasalviette può essere posto vicino al lavabo così funge anche da porta asciugamano. Si può optare anche per i termoarredi sopra il bidet oppure ancora meglio vicino alla vasca o al box doccia, così in inverno avrete il vostro accappatoio sempre caldo.

5. Il prezzo

Il prezzo dipende molto dalla scelta che farete: un termoarredo di design costerà di più a differenza di uno scaldasalviette classico. I fattori che più influenzano e aumentano il prezzo totale del vostro termoarredo sono: dimensioni, colore e finiture, materiale, design e infine il marchio, il brand che sceglierete.

Marvel dream gres porcellanato effetto marmo

Il grès porcellanato effetto marmo

Il grès porcellanato effetto marmo Marvel Dream

Prezioso e iconico. L’innata eleganza del marmo indossa una veste contemporanea, ricercata, non convenzionale. Ti presentiamo Marvel Dream, la collezione di pavimenti e rivestimenti in grès porcellanato effetto marmo.

L’interior design riscopre la meraviglia del grès porcellanato effetto marmo attraverso elementi decorativi inediti. In particolare, Marvel Dream di Atlas Concorde si caratterizza per l’originale e inedita palette cromatica non presente in natura. Infatti, questa è stata pensata per ridimensionare l’aspetto più classico del marmo.

A dire la verità, questo rivestimento è disponibile sia per pavimenti che per rivestimenti in 7 colori: Bianco Fantastico, Black Atlantis, Brazil Green, Morning Sky, Grigio Intenso, ma anche Crystal Beauty e Ultramarine.

Per di più, la collezione propone un’ampia selezione di elementi decorativi come l’intarsio e le decorazioni a stella.

D’altra parte questa linea è dedicata ad uno dei materiali più belli, nobili e durevoli. In effetti, si ispira a materiali diffusi sia in Italia che nel resto del mondo, reinterpretati in modo autentico, nel pieno rispetto della bellezza originale.

Ma ancora più importante, scegliendo questi rivestimenti troverete definitivamente la soluzione a come arredare con stile, dando quel tocco di eleganza e raffinatezza in più a tutta la casa.

Concludendo, la possibilità di progettare con lastre di grande formato in grès porcellanato (120×278 cm) consente di realizzare progetti funzionali, di grande atmosfera e dagli inediti accostamenti cromatici. Alla fine, queste lastre esprimono tutte le caratteristiche estetiche del marmo e con uno spessore molto sottile (6 mm). Gli interni del vostro appartamento acquisteranno dunque una luce nuova.

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6 materiali per il top della cucina

6 materiali per il top della cucina

Il top della cucina è un elemento fondamentale perché contiene gli elementi più importanti come il lavello e il piano cottura. Una scelta che va fatta con molta attenzione, valutando nel dettaglio pregi, difetti e soprattutto la soluzione più idonea alle specifiche esigenze. Oggi sul mercato ci sono diversi materiali per il top, vi presentiamo  6 materiali per il top della cucina più utilizzati nelle cucine moderne che dovete assolutamente conoscere.

Ecco, 6 materiali per il top della cucina:

Laminato

Il laminato è uno dei materiali più utilizzati per il top della cucina. Si tratta di legno pressato e poi rivestito da un foglio di laminato che rende il tutto compatto e idrorepellente. Un materiale esteticamente molto gradevole, resistente all’usura e ad un prezzo molto accessibile. L’installazione garantisce una buona resa estetica, assoluta praticità e discreta durata nel tempo – anche se con il passare degli anni può perdere lucentezza e macchiarsi.

Fenix

Uno dei materiali più innovati per il top della cucina è il Fenix; particolarmente idoneo a soluzioni estetiche raffinate e attuali. La nanotecnologia utilizzata nella lavorazione di questo materiale consente di ottenere una superficie esterna che, trattata con resine acriliche di nuova generazione, indurite e fissate attraverso uno speciale processo, risulta resistente all’usura e cromaticamente stabile.

Corian

Il Corian è uno dei nuovi materiali per i top delle cucine: elegante, igienico, assolutamente piacevole al tatto e caldo alla vista. Non è proprio economico ma è un materiale molto resistente e si inserisce in ambienti di vario genere, dai più classici ai più contemporanei. Essendo una superficie così tecnologica è più versatile su modelli essenziali, che potremmo definire minimalisti.

Quarzo e pietre composite

Si tratta di piani realizzati con componenti riprodotte industrialmente attraverso le più moderne tecnologie costituite da assembramenti di materiali naturali (come marmo, sabbie, quarzi…) poi compattati e tenuti insieme da resine. Particolarmente igienici, solidi, resistenti agli acidi e soprattutto ai graffi, regalano superfici altamente performanti e si prestano a composizioni di vario genere. Possono avere diverse colorazioni, dalle più neutre a quelle più eccentriche, unico neo hanno spesso costi abbastanza elevati.

Acciaio

Il top in acciaio conferisce alla cucina un’eleganza sofisticata, oltre che carattere e un’aria professionale. Questo materiale, che potremmo definire “pregiato” è esteticamente molto gradevole, igienico (non è per nulla poroso), facile da pulire e permette composizioni anche articolate, inoltre, la possibilità di creare sul piano una superficie unica e solidale con i fuochi e il lavandino evita fastidiose giunture, abbattendo completamente il problema di infiltrazioni, accumuli di sporcizia e batteri.

Marmo

Il marmo è uno dei materiali più amati per il top della cucina. Indiscutibilmente bello, prezioso e molto antico, il marmo, nelle sue diverse tipologie, è un materiale che trova in cucina un largo impiego. Nelle diverse colorazioni che dal bianco di Carrara si spingono alle più grigie e chiuse tonalità del granito è sicuramente una certezza in questo ambiente della casa, nel quale piace molto e non conosce davvero stile o epoca.

Mobili laccati o laminati: caratteristiche e differenze

Mobili laccati o laminati: caratteristiche e differenze

Mobili laccati o laminati: caratteristiche e differenze

che sarebbero bene conoscere per capire quando questi due prodotti possono fare al caso nostro.

I mobili laccati o laminati sono due dei prodotti più comuni dei nostri mobili con caratteristiche e differenti che sarebbe bene conoscere per capire quando fanno al caso nostro.

La prima differenza tra questi due è che il laminato è un rivestimento mentre la laccatura è una finitura. Entrambi rappresentano modi per caratterizzare l’aspetto dei mobili e, seppure in alcuni casi confusi, non hanno nulla in comune.

Il laminato

Il laminato è un rivestimento utilizzato per impreziosire le superfici di materiali solitamente derivati del legno. Ha cominciato a diffondersi dalla metà del secolo scorso e oggi continua a essere scelto e apprezzato per le sue numerose e validissime caratteristiche oltre al suo costo contenuto.

Composizione

Il laminato è ottenuto unendo fogli di carta impregnata con resine termoindurenti. Su questo primo strato se ne trova un altro colorato, decorato o stampato per darne l’effetto estetico finale desiderato. A chiusura troviamo uno strato esterno protettivo, reso più resistente dall’ulteriore presenza di resine. Il tutto dà vita a una lamina sottile il cui spessore è solitamente compreso tra 0,6 e 1,2 millimetri. In base all’intensità e al tipo di pressione esercitata per fissare i vari strati abbiamo diverse tipologie di laminato. La più comune è chiamata HPL (High Pressure Laminate).

Caratteristiche

Come dicevamo prima, questo prodotto ha delle caratteristiche molto valide ed è ricco di vantaggi. I mobili laccati sono molto resistenti all’usura e al passare del tempo. Teme poco urti o graffi ed è molto compatto. Impermeabile e igienico, è particolarmente adatto per i top delle cucine. Inoltre, è facile da pulire e può essere esposto alla luce del sole senza temere che si scolorisca. Tuttavia, bisogna evitare il contatto diretto con le alte temperature che potrebbero rovinarlo. Ha, infine, un ottimo rapporto qualità/prezzo.

Estetica

Il laminato ha la capacità di dare vita a superfici di ogni genere. L’effetto legno è sicuramente il più diffuso insieme alle tinte unite. E’ in grado di imitare anche pietre e marmi, metalli, cemento e resine. Grazie alle nuove tecnologie oggi è possibile trovare mobili in laminato di grande qualità per cui serve uno sguardo più attento per non farsi trarre in inganno. Il laminato, dunque, non è più per mobili di basso livello, ma utilizzato per arredi sofisticati e di qualità. Un esempio è la madia Chelsea di Cattelan Italia.

Il laccato

A differenza del laminato, il laccato è una finitura che si applica a pannelli in legno, o suoi derivati, per coprire e dare aspetto finito tramite l’applicazione di vernici colorate o trasparenti. In origine, tuttavia, il termine indicava una resina naturale, la lacca, che in Estremo Oriente veniva lavorata e applicata a oggetti artistici conferendone la tipica patina lucida o semi lucida dal colore rosso aranciato.

Composizione

Il procedimento di laccatura si svolge nel seguente modo: in primo luogo, la vernice viene applicata principalmente a spruzzo in più mani, aspettando tra l’una e l’altra che lo strato precedente asciughi con l’evaporazione dei solventi. In secondo luogo, si procede alla spazzolatura e alla levigatura che appresentano passaggi fondamentali per ottenere superfici perfettamente lisce e brillanti.

Caratteristiche

La caratteristica principale del laccato è quella di dare vita a eleganti superfici omogenee e compatte di qualsiasi colore. La laccatura può essere applicata sia a pannelli in legno massello che a pannelli in truciolare o, più comunemente, in mdf.
Questa finitura è quindi spesso utilizzata anche per dare una seconda vita a vecchie porte o a mobili che hanno perso l’originale smalto. La qualità della laccatura dipende dalla cura e dal tempo impiegati nelle varie fasi del trattamento, oltre che dalla qualità e dalla quantità di vernice impiegata. Tutto ciò incide sui costi finali e fa sì che solitamente un mobile laccato risulti più caro di uno laminato.

La laccatura è una finitura durevole con un buon livello di resistenza all’usura ma non paragonabile al laminato. Inoltre l’esposizione diretta alla luce del sole comporta la possibilità di scoloriture.
Per la manutenzione del laccato bisogna far uso di panni morbidi e prodotti per la pulizia non aggressivi. Da evitare infatti alcool e acetone che lo rovinerebbero.

Estetica

Questa finitura è molto apprezzata per l’eleganza che conferisce alle superfici. Può infatti dare vita a superfici perfettamente opache, satinate o lucide. Se non si ama la finitura liscia e lucida si può scegliere quella ruvida e opaca. Infine è molto appezzata la laccatura a poro aperto, ossia quella che lascia intravedere il legno sottostante e le sue venature. Massima libertà è concessa pure alla scelta dei colori non essendovi alcun limite se non la propria fantasia.

Concludendo, si può dedurre come la scelta tra mobili laminati o laccati dipenda da una serie di fattori. Tuttavia, riteniamo che l’aspetto fondamentale sia rappresentato dal gusto di ciascuno di noi verso l’uno o l’altro.

E tu, quale preferisci tra i due?

Less is more

Less is more

il paradigma del design moderno by Compab

“Chi crede che minimalismo voglia dire semplicità è fuori strada. L’espressione “Less is more” coniata dall’architetto tedesco Ludwig Mies van der Rohe – uno dei maestri del Movimento Moderno – è una grande rivoluzione che capovolge il credo secondo cui lo sfarzo e la complessità rendono grandi le opere. 

Con il significato di “meno è più” ossia “meno è meglio”, la frase sintetizza un minimalismo basato sulla ricerca della perfezione a cui si giunge imparando a sottrarre il superfluo. Quando si ottiene un prodotto perfetto per le sue funzioni, l’obiettivo è raggiunto. Per mettere a punto spazi o oggetti che siano davvero minimal, però, c’è bisogno di una grandissima competenza nel sapere cosa togliere. Cosa tutt’altro che semplice. Less is more è diventato la massima espressione del design moderno, e si ritrova anche nei complementi d’arredo, bagno compresso.”  – Redazione Compab

Le soluzione di bagno Compab si caratterizzano per la loro componibilità, questo permette di ampliare o modificare la composizione dell’arredo bagno con elementi nuovi e personalizzati in qualsiasi momento.

Scegli un mobile bagno Compab! Vieni al nostro show-room a Napoli-Vomero e progetta insieme ai nostri architetti la soluzione più adatta a te. Contattaci allo 08118717999 e richiedi un appuntamento! 

Composizione Tipo modello NK 13 linea Ink by Compab
Struttura e frontali in laccato lucido bianco, lavabo incasso soprapiano “Nice 80” in ceramica
Piano in legno sp. 12,5 cm in finitura Rovere “Puro” impiallacciato
L 206 x P 51/16 cm

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    carta da parati in bagno

    La carta da parati in bagno

    La carta da parati in bagno

    è un mezzo unico per donare carattere alla propria casa. Grazie alle nuove tecnologie e ai materiali innovativi oggi è possibile utilizzare la carta da parati in bagno.

    Grafiche, cromatismi di impatto, decori e pattern, la scelta della carta da parati è praticamente infinita. La carta da parati in fibra di vetro a differenza della carta da parati tradizionale è impermeabile, facile da pulire, molto resistente, inattaccabile da muffe e batteri e respinge la condensa. Perfetta, quindi, anche negli ambienti umidi.

    Potete scegliere di rivestire una o più parete, oppure, combinare la carta da parati con porzioni di muro dipinte o con altri materiali come il legno o le piastrelle. Le fantasie e i motivi proposti sono davvero tantissimi: dai motivi floreali ai decori di animali, dai motivi astratti a quelli geometrici.

    Un’altro vantaggio della carta da parati è che si può applicare direttamente sopra le piastrelle vecchie, ma prima bisogna preparare un fondo rasante, cioè un componente che crei una superficie liscia.

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